Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2010 alle ore 08:36.
L’ultima modifica è del 17 settembre 2010 alle ore 08:06 da
il “SOLE 24 ORE”.
Finalmente si scoprono le carte sulla conciliazione. Il regolamento del ministero della Giustizia fissa un quadro di regole attuative che rendono possibile la partenza della mediazione obbligatoria. Almeno per quanto riguarda materie chiave del contenzioso civile come il condominio o gli incidenti stradali. Un’occasione importante che, se persa, potrebbe significare il definitivo affossamento della giustizia alternativa. In controtendenza con quanto avviene in altri paesi occidentali.
Le disposizioni note da ieri naturalmente non vanno esenti da perplessità. Alcune sono state espresse dal Consiglio di stato. Altre ne hanno manifestate da tempo gli avvocati. Per esempio, i requisiti dei mediatori, basta la laurea breve, l’ampio spazio all’autocertificazione per gli enti, necessaria solo la produzione di una polizza, le estese iscrizioni d’ufficio al registro nascituro sono certo punti che meritano un supplemento di riflessione. Senza però che prenda corpo la tentazione, fin troppo facile, di un boicottaggio, le cui conseguenze sarebbero pagate innanzitutto dai cittadini. Che meritano almeno un periodo di sperimentazione senza tensioni.
Le disposizioni note da ieri naturalmente non vanno esenti da perplessità. Alcune sono state espresse dal Consiglio di stato. Altre ne hanno manifestate da tempo gli avvocati. Per esempio, i requisiti dei mediatori, basta la laurea breve, l’ampio spazio all’autocertificazione per gli enti, necessaria solo la produzione di una polizza, le estese iscrizioni d’ufficio al registro nascituro sono certo punti che meritano un supplemento di riflessione. Senza però che prenda corpo la tentazione, fin troppo facile, di un boicottaggio, le cui conseguenze sarebbero pagate innanzitutto dai cittadini. Che meritano almeno un periodo di sperimentazione senza tensioni.