Scarse se, non addirittura minime, le adesioni alla sfilata degli avvocati napoletani contro il nuovo istituto giuridico entrato in vigore il 20 marzo 2010, riguardante la risoluzione extragiudiziali delle controversie in materia di mediazione civile e commerciale. L’assenza dei rappresentanti ufficiali del consiglio dell’Ordine, la dice lunga sulla validità di questa manifestazione, altro che morte del diritto alla difesa, che pochi invocano per molti. I cittadini, finalmente protagonisti, nel risolvere attraverso un conciliatore neutro ed imparziale, eventuali controversie per la tutela dei propri diritti disponibili.
(Questo lo striscione della manifestazione)
La conciliazione non ha costi di giustizia, si risolve in un termine massimo di quattro mesi e per le materie il cui esperimento del tentativo di conciliazione sarà obbligatorio a partire dal 20/03/2011 le parti avranno diritto ad un credito di imposta di 500 euro se sarà redatto il verbale di accordo e fino a 250 se la conciliazione fallisce. L’avvocato conciliatore? Se, bravo, avrà altre due opportunità lavorative molto interessanti. Dunque, più lavoro per gli avvocati, e per i neo laureati in materie giuridiche ed economiche.