Commissione propone: mediazioni extragiudiziarie in 90 giorni
BRUXELLES, 29 NOV – Mediazioni extragiudiziarie poco costose per risolvere i contenziosi tra i consumatori e i fornitori di beni e servizi entro 90 giorni, anche 30 se il caso riguarda acquisti via internet: questo l’obiettivo a cui punta la proposta di direttiva presentata oggi dalla Commissione Ue per facilitare la soluzione delle dispute che vedono in campo soggetti residenti in diversi Paesi dell’Unione europea.
A presentare l’iniziativa e’ stato il responsabile della salvaguardia dei diritti dei consumatori John Dalli, per il quale ”e’ inammissibile che all’interno del mercato unico molte liti tra acquirenti e venditori restino irrisolte a causa della mancanza di strumenti realmente efficaci”. Bruxelles vuole dare a tutti gli europei in tutti i Paesi dell’Ue la possibilita’ di rivolgersi a un’istanza extragiudiziaria – mediatore, arbitro o ombudsman che sia – che possa risolvere la questione entro 90 giorni garantendo competenza, imparzialita’, trasparenza, efficacia ed equita’.
Per gli acquisiti via internet, Bruxelles propone poi la creazione di uno ‘sportello unico’, naturalmente online, a cui rivolgersi nella propria lingua madre per la soluzione dei litigi: questo ‘sportello’ trasmettera’ automaticamente il caso all’autorita’ extragiudiziaria competente e contribuira’ a risolvere il caso entro 30 giorni. La Commissione spera che le proposte presentate oggi possano essere approvate in tempo utile per arrivare alla loro concreta applicazione a partire dal 2015. Secondo Bruxelles, la velocizzazione della risoluzione dei piccoli contenziosi (un’azienda che si rifiuta di onorare la garanzia data su un laptop o un’agenzia che non vuole rimborsare un viaggio come invece assicurato nel contratto di vendita) potrebbe far risparmiare complessivamente qualcosa come 22,5 miliardi d euro l’anno. Di questi, una cifra compresa tra i 500 milioni e il miliardi di euro e’ costituita dalle ‘perdite’ subite dai consumatori a causa di problemi derivanti da acquisti fatti in Paesi Ue diversi da quello in cui si risiede.(Fonte: ANSA)