La mediazione civile è maestra nel creare aspettative di grandi sviluppi lavorativi che hanno stimolato e stanno stimolando la maggior parte di professionisti di tutte le categorie ed anche l’attenzione dei media, anche questi direttamente coinvolti (giornalisti). Già nel nel marzo del 2010, per settimane si parlò della grande grande innovazione della risoluzione di controversie civili e commerciali da tutti accettata tranne da qualche categoria professionale. Dopo tanta grancassa, alla fine, tutto quello che questi signori sono riusciti ad ottenere è che oggi un professionista oltre a frequentare un corso minimo di 50 ore deve svolgere anche attività di tirocinio ad almeno 20 procedure conciliative. Ciò significa ad esempio che un avvocato o commercialista che poteva acquisire la qualifica di mediatore con i 15 anni di anzianità fin dal 2006, a causa di scriteriati consigli, oggi deve adempiere a quanto citato cioè corso e tirocinio e e questo, non è un bel sentire. LA COSA PIù GRAVE e che sono ormai “fuori dal mercato del lavoro professionale in materia di mediazione civile” per fortuna hanno la possibilità di rifarsi proponendo una class action nei confronti dei rispettivi ordini professionali ed invitarli alla mediazione per il risarcimento danni. Nel frattempo i giovani mediatori mediatori ……
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