«Giù le mani dai giudici. Se si vuole che la magistratura sia davvero indipendente, bisogna lasciarla lavorare»: così il commissario Ue alla Giustizia Viviane Reding risponde a chi le chiede se non ritenga che in Italia il conflitto tra politica e giustizia sia una delle cause dell'inefficienza del sistema. La Reding parlava a margine della presentazione del rapporto europeo sull'efficienza dei sistemi giudiziari in Europa, un rapporto che ha dato amare conferme sullo stato di salute della giustizia in Italia. CAUSE CIVILI – Ci vogliono circa 500 giorni in media in Italia per risolvere le cause civili e commerciali: questo, secondo il rapporto sull'efficienza dei sistemi giudiziari nazionali in Europa, ci pone al terzultimo posto dopo Cipro e Malta. L'Italia è anche il Paese europeo con il maggior numero di cause civili e commerciali pendenti per ogni 100 abitanti, 7, il doppio del secondo in classifica (Portogallo con 3,5 cause in sospeso per 100 abitanti).
«L'attrattiva di un paese per essere un luogo dove investire e fare business è senza dubbio rafforzata dall'avere un sistema giudiziario indipendente ed efficiente», ha aggiunto la Reding. «È per questo che le riforme giudiziarie nazionali sono diventate una componente strutturale importante della strategia economica dell'Europa. La nuova "Classifica della giustizia europea" avrà la funzione di un sistema di preallarme e aiuterà l'Ue e gli stati membri nei nostri sforzi per raggiungere una giustizia più efficace al servizio dei nostri cittadini e degli affari». Il vice presidente degli Affari economici e monetari Olli Rhen ha poi affermato: «un giustizia efficiente, indipendente e di alta qualità è essenziale per un ambiente che favorisce il business. Questa nuova iniziativa della UE aiuterà gli stati membri a rafforzare i loro sistemi legali e i loro sforzi per stimolare investimenti e creazione di posti di lavoro».
Viviane Reding (Afp)