Nessuna sorpresa per A.N.P.A.R sull’annuncio del presidente del Consiglio Monti di un intervento sulla Rai. L’A.N.P.A.R. chiede, e si è chiesto, come mai gli uffici legali di enti pubblici, RAI compresa, chiamati a mediare tra cittadino e le istituzioni per controversie il cui tentativo di risoluzione spesso anche obbligatorio “fanno disertare gli incontri” senza una valida ragione supportata dal diritto? A quanto lo smantellamento di queste strutture costose? Fa benissimo il presidente Monti, dice Pecoraro, a dare “risposte a breve”. La risposta è semplice e facile: basta interpellare la Corte dei Conti per verificare le spese sostenute per non aver partecipato alla mediazione. La Rai e gli enti pubblici forse non sanno che la semplice mancata adesione “consigliata” dagli uffici legali comporta comunque la soccombenza del pagamento di una sanzione pari al contri! buto unificato per ogni grado di giudizio per tutte le tutte le parti in causa oltre a quanto previsto dall’art. 13 del D. Leg.vo 28/2010 il quale recita che ” quando il provvedimento che definisce il giudizio corrisponde interamente al contenuto della proposta, il giudice esclude la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta e la condanna al rimborso delle spese sostenute dalla parte soccombente………….Resta ferma l’applicabilità degli art. 92 e 96 del codice di procedura civile, inoltre la parte deve corrispondere anche le spese corrisposte per la mediazione e per il compenso dovuto ai consulenti tecnici”. Conclusione questi enti dovrebbero aver ragione nel giudizio ordinario ma pagare un mare di quattrini pubblici per non aver aderito all’invito a mediare.
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- Articolo pubblicato:10 Gennaio 2012
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