Il ricorso dell ’O.U.A. al T.A.R. Lazio, non ha precedenti nella storia giuridica del nostro Paese – afferma Pecoraro, presidente dell’Organismo Internazionale della Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R. in attesa di iscrizione quale componente facente parte della piattaforma Europea di Bruxelles come associazione regolamentata rappresentativa degli interessi legittimi della categoria dei mediatori professionali – hanno presentato un ricorso contro l’applicazione del D.M. 180/2010, che suscita perplessità sotto il profilo costituzionale. I vertici dell’O.U.A avrebbero dovuto sapere che un semplice decreto amministrativo non può privare d’efficacia una Legge (n.28 del 2010). I pochissimi dell’O.U.A., che fino ad oggi hanno offeso e mortificato, per carenza di professionalità e preparazione, professionisti d! i tutte le categorie, non sanno che solo la Corte costituzionale può, con decisione di annullamento, privare di efficacia una legge regolarmente promulgata e pubblicata. Per questo, Pecoraro, chiede al Ministro Alfano di sciogliere questo “carrozzone del potere” che pare stia assumendo sempre di più atteggiamenti sovversivi in materia di mediazione civile, non solo nei confronti dell’Italia ma ma anche dell’Unione Europea. Frattanto – annuncia Pecoraro- , su facebook ANPAR e stato lanciato un “post” per l’adesione degli avvocati e dei mediatori professionali, ad una class action contro l’O.U.A., per le tantissime bugie raccontate in questi ultimi tempi in tema di mediazione e conciliazione civile.
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- Articolo pubblicato:10 Marzo 2011
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