Una risposta garbata nella forma e nella sostanza quella data al presidente Bratza della Corte europea dei diritti dell’uomo da parte del ministro di Giustizia Paola Severino su quanto si sta facendo per ridurre la domanda di giustizia in Italia.
La mediazione civile e commerciale è stato uno dei punti principali sul quale si è soffermata il ministro Severino. L’avvio è buono e le garanzie della riuscita di questo nuovo istituto giuridico sono e saranno sufficienti a scongiurare il collasso della Giustizia. La mediazione civile non si ferma anzi continua ad avanzare anche sul fronte della ” facoltatività” – dice il presidente Pecoraro rappresentante legale dell’organismo internazionale di conciliazione & arbitrato dell’ANPAR, iscritto al n. 24 del registro tenuto presso il ministero di Giustizia. E’ alta la presa di coscienza dei cittadini sulla mediazione civile e più tempo passa e più si ha l’impressione che che si è fatto qualcosa di buono. Ad ottobre si determinerà anche la Corte Costituzionale in merito all’obbligatorietà, ma viste le modifiche apportate dal Decreto 145/2011 la determinazione non potrà che essere per il mantenimento della stessa.