Si è tenuto, presso il Ministero della Giustizia, un incontro informale con alcuni Presidenti dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati per esaminare le problematiche connesse alla prossima entrata in vigore della mediazione civile. In un clima di cordiale collaborazione, il Ministero ha assicurato la più ampia disponibilità a risolvere i problemi logistici in fase di avvio della riforma, nonché ad aprire una canale di costante dialogo con gli ordini forensi finalizzato a risolvere, in corso d’opera, eventuali profili di criticità che dovessero emergere dall’applicazione della normativa regolamentare.
Si stanno verificando ulteriori gravi cadute di stile, afferma il presidente Pecoraro, quelle che stanno mettendo in atto nei confronti del Ministro una sparuta minoranza di avvocati, che non ha ceduto alle loro pressioni in perfetto stile prima repubblica. Un’ultima domanda s’impone: come mai l’ordine degli avvocati di Milano e Roma (ma anche altri) hanno stipulato e convenuto di attivare e gestire un servizio di conciliazione? Quella dei vertici dell’O.U.A. è una forma incivile di attacco alla libera professione, continua Pecoraro, non fanno altro che adattare le loro autonome prese di posizioni contro gli stessi ordini provinciali. Ormai delle proteste O.U.A. non ci sorprende più nulla, la strategia è sempre stata questa.