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Sono stati comunicati all’ufficio DGSTAT del ministero di Giustizia  i dati  della mediazione civile  “lavorati”  nel mese di marzo appena trascorso  e  questa mattina  il presidente dell’organismo internazionale di mediazione & arbitrato  ha fatto il punto della situazione  con gli organi di stampa.
“Pur tenendo conto del fatto che siamo all’inizio dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà (20 marzo 2012)  di altre due materie – condomini e risarcimento danni da veicoli a motori- i dati  ci mostrano una tendenza positiva rispetto ai mesi precedenti.
Il monitoraggio condotto dal nostro osservatorio sulla mediazione civile si riferisce alle mediazioni avviate a marzo, confrontate con quelle del mese di febbraio. Anzitutto si conferma il trend in crescita delle mediazioni presentate presso il nostro organismo , un dato del resto già annunciato anche dalle proiezioni sull’andamento dei prossimi  mesi”.
Questi i risultati confermati dal presidente Pecoraro: 225 le mediazioni iscritte a marzo contro le   197 di febbraio. Un aumento della percentuale  di avvii di procedure di mediazioni che si avvicina al 15%.
“La più grande soddisfazione” sottolinea Pecoraro  “è quella dell’occupazione. Infatti, sono  stati  95 i mediatori occupati  a dirimere i 205 procedimenti definiti, contro i 78 del mese precedente. Un incremento dei mediatori occupati pari  quasi al 19%. La cosa che conforta di più è quella che in un mese   205 controversie  non sono andate a giudizio, con soddisfazione dei cittadini in lite, che  in pochissimo tempo (meno di due mesi e con grandissimo risparmio di risorse) si sono accordati e hanno così  contribuito alla deflazione di procedimenti giudiziali. Un dato mi ha sorpreso più di tutti in questo mese: le 56 controversie di altra natura (facoltative)  concluse. Questo significa che la gestione dei s! ervizi di mediazione che il nostro organismo offre sta contribuendo a creare nei cittadini una presa di coscienza della bontà della mediazione civile sia obbligatoria che facoltativa, contro ogni tipo di discriminazione.  Non si conoscono i dati degli altri organismi privati, ma se il trend è uguale al nostro sarebbero  ben 160.000 gli accordi di mediazione conclusi  che non andrebbero MAI in giudizio, in quanto come si sa la mediazione una volta conclusa è inappellabile (fatti salvi alcuni casi particolari).