Due accordi di mediazione, uno per la Liguria e uno dalla Calabria, omologati e resi esecutivi dal Tribunale di Salerno ove ha sede l’organismo di conciliazione & arbitrato dell’ANPAR. Le due mediazioni portate a termine da due nostri mediatori professionali il dott. Graziano Marenco in Sarissola (GE) e il dott.ssa Giulia Conte in Cirò Marina (KR) e presentate per conto dell’organismo dall’Avv. Massimo Sebastiano del foro di Salerno si aggiungono ad altri verbali di omologa alla firma del neo presidente del Tribunale di Salerno dott. Ettore Ferrara.
Dunque la città e per essa il Tribunale di Salerno, comincia a far scuola in materia di mediazione ed in particolare per quanto attiene le omologazioni e la mediazione – dice Pecoraro, presidente dell’Organismo – nel mese di febbraio appena trascorso sono stati 24 gli accordi conclusi, ciò significa 24 cause in meno sull’intero territorio nazionale. Questi due verbali non sono importanti per l’omologa ottenuta ma per il tipo di controversia risolta. La prima riguarda un accordo con il quale due coniugi divorziati si sono assegnati gli immobili in modo diverso da quanto stabilito dal giudice in fase di divorzio. Il secondo caso è il riconoscimento di un bene usucapito che con l’omologa costituirà titolo esecutivo per la trascrizione.
Una considerazione che dovrebbe mettere a tacere una volta e per sempre i detrattori, della mediazione. Sapete quanto sono costate le due procedure compresa la richiesta di omologa ? Complessivamente mille euro. Se fossero andate in causa le parti avrebbero speso per i due giudizi più di diecimila euro e circa 10 anni di attesa. Ma, la soddisfazione è ancora più grande se si tiene conto della brevità della controversia (una sola seduta) e la reciproca soddisfazione delle parti, a “casa loro” senza sobbarcarsi chilometri per raggiungere il Tribunale di competenza.
Dunque la città e per essa il Tribunale di Salerno, comincia a far scuola in materia di mediazione ed in particolare per quanto attiene le omologazioni e la mediazione – dice Pecoraro, presidente dell’Organismo – nel mese di febbraio appena trascorso sono stati 24 gli accordi conclusi, ciò significa 24 cause in meno sull’intero territorio nazionale. Questi due verbali non sono importanti per l’omologa ottenuta ma per il tipo di controversia risolta. La prima riguarda un accordo con il quale due coniugi divorziati si sono assegnati gli immobili in modo diverso da quanto stabilito dal giudice in fase di divorzio. Il secondo caso è il riconoscimento di un bene usucapito che con l’omologa costituirà titolo esecutivo per la trascrizione.
Una considerazione che dovrebbe mettere a tacere una volta e per sempre i detrattori, della mediazione. Sapete quanto sono costate le due procedure compresa la richiesta di omologa ? Complessivamente mille euro. Se fossero andate in causa le parti avrebbero speso per i due giudizi più di diecimila euro e circa 10 anni di attesa. Ma, la soddisfazione è ancora più grande se si tiene conto della brevità della controversia (una sola seduta) e la reciproca soddisfazione delle parti, a “casa loro” senza sobbarcarsi chilometri per raggiungere il Tribunale di competenza.