Il nuovo istituto giuridico della mediazione civile e commerciale, che consente al cittadino di risolvere la controversia senza ricorrere al giudice, è potenziato dal maxiemendamento alla manovra finanziaria che ha reso più costoso il contributo unificato. Conciliare conviene sempre di più, anche per i tantissimi vantaggi che offre sia al cittadino che ai professionisti giuridici-economici. Accorto e prudente l’emendamento inserito per far fronte al costo per l’assunzione di nuovi giudici. Una risposta del Ministro contro gli scettici della conciliazione, questo autorevole Governo impone di consolidare questo nuovo istituto giuridico, che alcuni vogliono dimezzare invece di difenderlo. La crescente collera popolare sulla lungaggine dei processi è ormai un dato di fatto certo ed inevitabile è per questo motivo che la parte buona del paese sta valorizzando la figura del Conciliatore, nonostante le varie manifestazioni di sciopero il ministro è alla ricerca di nuove e più autorevoli soluzioni per deflettere i circa sette milioni di processi pendenti.
Questi i nuovi importi previsti:
- 33 euro per i processi di valore fino a 1.100 euro;
- 77 euro per i processi di valore tra i 1.100 e i 5.200 euro, e per i processi di volontaria giurisdizione;
- 187 euro per i processi di valore tra i 5.200 e i 26.000 euro e per i processi di valore indeterminabile di competenza esclusiva del giudice di pace;
- 374 euro per i processi di valore superiore a euro 26.000 e fino a euro 52.000 e per i processi civili e amministrativi di valore indeterminabile;
- 550 euro per i processi di valore superiore a euro 52.000 e fino a euro 260.000;
- 880 euro per i processi di valore tra i 260.000 e i 520.000 euro;
- 1.221 euro per i processi di valore superiore.
Per i processi di esecuzione immobiliare (pignoramenti di immobili) il contributo dovuto sale a 220 euro, mentre per gli altri processi esecutivi lo stesso importo è ridotto della metà.
Per i processi esecutivi mobiliari di valore inferiore a 2.500 euro il contributo dovuto è pari a 30 euro, e per i processi di opposizione agli atti esecutivi il contributo dovuto è di 132 euro.