Il controllo della Corte può essere attivato da ricorso presentato da persone fisiche o giuridiche. Di conseguenza, il bacino di potenziali ricorrenti è immenso: oltre agli ottocento milioni di abitanti dell’Unione Europea e ai cittadini di Paesi terzi che vi risiedono o vi transitano, bisogna contare milioni di associazioni, fondazioni, partiti politici, imprese.
La Corte èpiena di ricorsi individuali (più di 130.000 erano pendenti al 31 agosto 2010). Più del 95% di tali ricorsi viene rigettata, senza esame sul merito, per inosservanza di uno dei criteri di ricevibilità previsti dalla Convenzione.
Questa situazione provoca una doppia frustrazione:
Da un lato, la Corte, che ha l’obbligo di rispondere ad ogni ricorso, non è in grado di concentrarsi entro termini ragionevoli sulle cause che necessitano un esame sul merito, e questo non è in alcun modo utile per i cittadini ricorrenti.
D’altra parte, decine di migliaia di ricorrenti si vedono respingere i ricorsi, e spesso dopo anni di attesa.
La Guida pratica sulle condizioni di ricevibilità dei ricorsi individuali mette a disposizione dei potenziali ricorrenti informazioni oggettive e complete relative alla procedura di deposito dei ricorsi e dei criteri di ricevibilità.
I motivi di irricevibilità illustrati nella Guida riguardano la procedura, la competenza della Corte e il merito delle cause.
Il documento è destinato principalmente agli esperti di diritto, in particolare agli avvocati che hanno interesse a rappresentare i ricorrenti dinanzi alla Corte.
Clicca qui per la guida pratica: Guida_pratica_sulla_ricevibilita_dei_ricorsi_alla_Corte_Europea_dei_Diritti_dellUomo.pdf