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“La mediazione è il capovolgimento filosofico dell’impianto della lite. E’ cioè l’affermazione dell’idea che non è necessaria l’attribuzione all’altro del torto o della ragione per trovare una composizione di un controversia”.
Con queste parole il ministro, Angelino Alfano, ha esordito al convegno “MEDIAZIONE: FRA EFFICIENZA E COMPETITIVITA’” organizzato  a Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica dal ministero della Giustizia. “La mediazione, ha proseguito il guardasigilli, “non è una monade, ma un pezzo qualificato della strategia del governo per migliorare il funzionamento della giustizia civile, nella parte che riguarda la riduzione del numero delle cause da trattare nei tribunali”.
In una sala gremita di mediatori, il ministro ha poi  ribadito che l’obbligatorietà della mediazione civile, così fortemente contestata dall’avvocatura, c’è e rimarrà, ipotizzando che solo in futuro essa potrà diventare facoltativa. Ha insistito  anche  sull’importanza  che il governo attribuisce alla qualità, sollecitando gli organismi accreditati presso il Ministero della Giustizia a puntare sulla qualità perché, ha sottolineato “chi fa imbrogli li compie non solo a danno di se stesso, ma anche dell’intero istituto”.  “Gli organismi di conciliazione”, ha concluso il ministro,  “saranno guardati con occhio né distratto né benevolo, in quanto il ministero sarà attentissimo al rispetto delle regole, perché la qualità del servizio è indispensabile”.
Sulla qualità dei mediatori è tornata anche la dott.ssa Augusta Iannini, capo dell’ufficio legislativo del ministero della Giustizia, che ha sollecitato gli organismi a non focalizzarsi solo sull’obbligatorietà della mediazione, ma a puntare sulla qualità dei mediatori.
Chiari e puntuali anche  gli interventi della responsabile del Registro dott.ssa Saragnano e del dott. Triscali, per quanto attiene la richiesta degli atti autorizzativi a poter mediare (i cosiddetti PDG). Tali autorizzazioni saranno concesse, hanno ribadito i due relatori,  solo dopo una attenta valutazione dei requisiti autocertificati.
Pertanto i mediatori non ancora in possesso del PDG non possono essere designati a dirimere le controversie.

Al seguente link l’intervento del ministro On. Angelino Alfano

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_6_8_1_1.wp?previsiousPage=mg_6_9&contentId=NVA640827