Siamo ovunque anche per l’arbitrato. Affidati in settembre arbitrati nella regione Puglia e Lazio ad arbitri iscritti nell’albo degli arbitri dell’A.N.P.A.R.
Aumentano le imprese pubbliche e private che affidano le soluzioni in via arbitrale delle controversie facendole amministrare dalla camera arbitrale A.N.P.A.R.
Scegliendo l’arbitrato amministrato da A.N.P.A.R. le parti hanno affidato a quest’ultima l’amministrazione, la gestione e l’organizzazione del procedimento , che si sta svolgendo in base alle regole contenute nel regolamento arbitrale, a cui l’arbitro unico designato deve attenersi, nel rispetto del principio del contraddittorio,della parità di trattamento, della neutralità e dell’imparzialità. Prima la mediazione obbligatoria e poi la richiesta alla Camera Arbitrale ANPAR di farsi risolvere la controversia attraverso un arbitro unico nel rispetto delle tariffe arbitrali dell’A.N.P.A.R , contenute e ridotte in questo particolare momento di crisi. “Siamo noi che abbiamo fatto e stiamo facendo la storia dell’A.D.R. dal lontano 1980 con la costituzione, di una associazione costituita con scrittura privata e poi regolarizzata con atto pubblico nel 1995 – afferma Pecoraro, presidente dell’Associazione Nazio! nale per l’Arbitrato & la Conciliazione. “Siamo orgogliosi che molti ci hanno imitato e continuano ad imitarci . E’ bello vedere che la Campania è la prima regione d’Italia per numero di organizzazioni che attuano i sistemi di A.D.R. più in particolare quello della mediazione. “Oggi qualunque impresa, pubblica o privata che sia per competere sul mercato deve esaminare i vantaggi derivanti dai sistemi alternativi di risoluzioni di controversie. Aderirvi significa vantaggi sui concorrenti nell’evitare lungaggini processuali e risparmio degli enormi costi di giustizia”.
Ufficio stampa
AIANNO