• Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Ultime notizie

 

Egr. Avv.____________,
fa sempre piacere   ricevere da un mediatore professionale lettere del genere, anche se  contengono  qualche critica (le critiche sono  bene accette  se costruttive).  Sono un giurista d’impresa  ed  ho studiato  le stesse materie che ha studiato Lei, oltre a quelle economiche. Questo solo per dire che   rispondere  nel modo dovuto a chi ha sempre parlato male della Mediazione non significa necessariamente  essere contro la categoria degli avvocati.
Siamo entrati nei fatti dell’avvocatura  per difenderci dalla “bufala”  deviante circa l’indizione di  REFERENDUM ABROGATIVO  della mediazione civile,  allo scopo di non  permettere agli organismi di “arricchirsi” a scapito dei cittadini.
Dunque, nessuno scopo recondito, ma solo la smentita  di una “baggianata”. Lei, in qualità di avvocato,  dovrebbe sapere come funzionano  gli istituti referendari e allora mi spiega come mai l’organo politico dell’avvocatura ha questi comportamenti?

 Voler far passare questo “ricatto” nei confronti del  Governo per screditare la mediazione, senza avere almeno la maggioranza dei consensi degli iscritti è un fatto di una gravità  senza precedenti  per  gli organismi. Venire tacciati di essere “gente senza scrupoli” da chi da sempre ha  messo le mani nelle tasche degli italiani è un pò troppo, non le pare?  Entrare nelle dinamiche dell’avvocatura????? Lo scrivente ci entrerà sempre,  ogni qualvolta  l’avvocatura avrà questi atteggiamenti contro la mediazione civile. Questi signori parlano di mediazione ma non sanno nemmeno cos’è. Visto che Lei è un avvocato, mi sa dire di giuridicamente  cosa c’è nella mediazione che altri professionisti non sono  in grado di conoscere? NULLA! E allora di cosa parlano?  Il fatto vero, secondo me, è  che sono finiti gli “intrallazzi” che molti facevano per professione.
L’enfasi che alcuni organi di stampa hanno dato a questo referendum  imponeva la necessità di fare  conoscere come effettivamente stanno le cose all’interno dell’organo politico dell’avvocatura ed io l’ho fatto solo per senso della verità.
Non mi pare i toni siano così accesi; al contrario è da tempo che assistiamo a toni accesi di altri soggetti  contro la mediazione. Noi difendiamo la mediazione quando l’attaccano, usando le loro stesse armi,  ma questa è altra cosa ed è nel nostro pieno diritto. Siamo noi a non capire a che titolo e a che scopo l’avvocatura esprime giudizi sulla mediazione,   affermando che la mediazione, secondo i numeri  dichiarati, ” è fallimentare”.  Noi  ci stiamo difendendo solo da attacchi spropositati, stanchi come siamo  di sentir dire che la classe dei mediatori è  incapace ed incompetente e che la mediazione è solo prerogativa dei  giuristi.   Rappresento un organismo di mediazione e in tale veste non  è giusto “mediare” con uno che in parte la pensa come me, ma la risposta, anche se un pò pesante, era dovuta per onore della verità. Grazie e distinti saluti

Firmato Dott. Giovanni Pecoraro

Questa è la  lettera ricevuta
“Salve sono un avvocato ed anche  mediatore sono d’accordo con voi qundo difendete la mediazione da arcaici preconcetti e prese di posizione forse non disinteressate ( venga   pure acnhe l’obbligatorietà se si evitano anni di cause…) lo sono meno  in quanto avvocato, quando entrate  ( e non capisco a che titolo e francamente  neppure a che scopo)  in questioni che riguardano l’avvocatura come le votazioni interne sulle tariffe ecc. ecc. la vostra è un’associzione che si occupa di mediazione e fa bene a tutelarla e svilupparla.. cosa c’entra con le dinamiche interne all’avvocatura  ????…..  Secondo me occorre partire da un presupposto: mediazione e diritto sono tecniche di risoluzione ALTERNATIVE  E DIVERSE delle controversie. mediatore può essere non necessariamente un laureato in legge ed è giusto che sia così  ( io per esempio ritengo di poterlo fare solo per capacità di negoziazione acquisite nel mio lavoro e non per i miei studi ). Una cosa è l’applicazione del diritto un’altra la mediazione che è cosa completamente diversa.  Non sono d’accordo e non lo sono mai stato con le battaglie ideologiche contro la mediazione e nemmeno sono d’accordo con questi vostri toni accesi contro una categoria professioale. Occorrono toni diversi da parte di tutti e dato che siamo mediatori lo sappiamo bene Così rischiamo tutti di perdere serietà  I più Cordiali Saluti”