La verifica sulla neutralità e autonomia degli arbitri è uno dei più significativi punti di forza dell’arbitrato amministrato. La Camera Arbitrale dimostra massima attenzione a tale aspetto, siano gli arbitri nominati dalle parti, dal Consiglio Arbitrale, o da qualsiasi altra autorità di nomina. L’autonomia dell’arbitro rappresenta il primo passo verso il corretto avvio del futuro procedimento arbitrale.

A tal fine, la Camera Arbitrale dell’A.N.P.A.R. si è dotata nell’ambito dei propri procedimenti di un Codice Deontologico, cui gli arbitri sono chiamati ad attenersi, nell’esercizio delle proprie funzioni.

A tutti gli arbitri designati viene chiesto di sottoscrive una dichiarazione di accettazione di autonomia e imparzialità. Gli arbitri sono tenuti a rendere noto qualsiasi rapporto che abbiano (o abbiano avuto) con parti, difensori, o interesse nella controversia così anche come eventuali riserve che possano avere rispetto alla materia del contendere.

Le dichiarazioni rese dagli arbitri, se indicano fatti o circostanze da valutare, sono sottoposte all’esame del Consiglio Arbitrale, ai fine della conferma dell’arbitro. In tutti gli altri casi la conferma dell’arbitro avviene attraverso provvedimento della Segreteria Generale.