Nella riunione del 9 aprile 2021, la Commissione degli esperti della quale fa parte anche il presidente Pecoraro ha approvato il seguente documento, che qui si pubblica curato e predisposto dalla segreteria della Commissione. Se ne consiglia la lettura,
” La Commissione si è riunita in data 9 aprile 2021 in relazione al seguente ordine del giorno:
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1) illustrazione degli interventi correttivi straordinari “COVID-19” relativi agli ISA in applicazione per il p.i. 2020;
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2) ulteriori cause di esclusione per il p.i. 2020;
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3) aggiornamento delle misure di ciclo settoriale e degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta;
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4) aggiornamento delle analisi territoriali;
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5) varie ed eventuali.
In relazione al primo punto all’ordine del giorno, è stata illustrata la metodologia utilizzata per effettuare gli interventi di natura straordinaria (correttivi COVID) sui 175 ISA in applicazione per il periodo d’imposta 2020, per tener conto della crisi economica conseguente alla situazione di emergenza epidemiologica verificatasi nel 2020.
In particolare, sono stati effettuati i seguenti interventi straordinari:
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– modifica degli indicatori elementari di affidabilità definiti tramite “stime panel” (ricavi per addetto, compensi per addetto, valore aggiunto per addetto e reddito per addetto);
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– modifica degli indicatori elementari di affidabilità e di anomalia definiti da “soglie economiche di riferimento”.
In merito al secondo punto all’ordine del giorno, relativo alle cause di esclusione dall’applicazione degli ISA, introdotte al fine di tener conto della citata crisi economica, è stato illustrato un ulteriore intervento straordinario che prevede
l’esclusione dall’applicazione degli ISA dei settori (codici attività) per i quali, a seguito di specifiche analisi sui dati delle liquidazioni periodiche IVA e della fatturazione elettronica, più della metà dei contribuenti presenta nel 2020 una contrazione superiore al 33% dell’imponibile rispetto all’anno d’imposta precedente. Si tratta, in particolare, di ulteriori 82 codici ATECO, di cui 3 afferenti al comparto dell’agricoltura, 7 al comparto del commercio, 33 al comparto della manifattura, 1 al comparto delle professioni e 38 al comparto dei servizi, che si aggiungono agli 85 codici ATECO già individuati con il DM 2 febbraio 2021.
In merito ai primi due punti all’ordine del giorno, la Commissione ha espresso parere favorevole ad eccezione del rappresentante dell’ANDI che ha espresso parere contrario.
In riferimento ai punti 3 e 4 all’ordine del giorno, relativi agli aggiornamenti delle misure di ciclo settoriale e degli indici di concentrazione della domanda e dell’offerta, la Commissione ha fornito, all’unanimità, parere favorevole “.