Mediazione civile: e se, quelli che hanno creato forte disorientamento in materia di formazione nell’opinione pubblica, fossero chiamati a risarcire i danni provocati dal “disorientamento”???
La Dott.ssa IANNINI capo dell’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia in data 4 giugno c.m. , ha risposto alle istanze che contribuiscono ad una più chiara visione del problema della formazione per conciliatori specializzati. E’ stato infatti, ribadito, ancora una volta dalla dott.ssa IANNINI ” che i regolamenti/D.M, in fase di pubblicazione “terranno conto dei percorsi formativi attuati in conformità dei D.M. 222/223/04, salvo la necessità di adeguamento per i conciliatori alle nuove norme, in quanto prevederà un periodo transitorio entro il quale maturare i nuovi requisiti richiesti dagli emanandi regolamenti”.
E’ noto a tutti i corsisti, che da tempo il nostro presidente Pecoraro – durante gli incontri post-formazione per conciliatori specializzati, ha sempre ripetuto, che il corso frequentato per le materie di cui all’ex art. 1 del D. Leg. 5/2003 (abrogato) è titolo valido per poter essere designato, da un organismo iscritto nel Registro tenuto presso il Ministero di Giustizia, a dirimere ogni tipo di controversia indirizzata a tutelare i diritti disponibili dei cittadini, prima ancora dell’entrata in vigore del D. Leg.vo 28/2010.
Per qualcuno, dunque, c’è stato un modo troppo elementare di parlare di formazione che ha danneggiato e sta danneggiando non poco “gli incerti” abituati a dare ascolto alle sciocchezze. A chi fanno capo le complicità che hanno concesso la divulgazione di queste false notizie? Al Ministro Alfano, il nostro Presidente, rivolge un appello, per snellire i tempi di giudizio.
Egregio Ministro Alfano, tutti i buoni propositi potrebbero saltare se non si dà un segnale forte, nei confronti di quelli che fanno della mediazione civile e commerciale un mistero solo perché non la conoscono o perché espressione di un disagio interno a loro. Le menzogne e le richieste avanzate da qualcuno sulla mediazione civile e commerciale sono una forma incivile di attacco alla categoria dei conciliatori. Noi, per quanto ci riguarda, continueremo a rappresentare coloro che hanno operato, stanno operando ed opereranno bene, anche, al fine di darLe una mano, a perforare il difficile muro dell’indifferenza nei confronti di chi fa confusione e genera incertezze per mantenere in essere uno strapotere, mortificando la professionalità altrui.
Sulla formazione girano troppi pettegolezzi, illazioni ed inganni, per questo è necessario emanare e presto i citati D. M.
a cura del’ufficio stampa ANPAR
E’ noto a tutti i corsisti, che da tempo il nostro presidente Pecoraro – durante gli incontri post-formazione per conciliatori specializzati, ha sempre ripetuto, che il corso frequentato per le materie di cui all’ex art. 1 del D. Leg. 5/2003 (abrogato) è titolo valido per poter essere designato, da un organismo iscritto nel Registro tenuto presso il Ministero di Giustizia, a dirimere ogni tipo di controversia indirizzata a tutelare i diritti disponibili dei cittadini, prima ancora dell’entrata in vigore del D. Leg.vo 28/2010.
Per qualcuno, dunque, c’è stato un modo troppo elementare di parlare di formazione che ha danneggiato e sta danneggiando non poco “gli incerti” abituati a dare ascolto alle sciocchezze. A chi fanno capo le complicità che hanno concesso la divulgazione di queste false notizie? Al Ministro Alfano, il nostro Presidente, rivolge un appello, per snellire i tempi di giudizio.
Egregio Ministro Alfano, tutti i buoni propositi potrebbero saltare se non si dà un segnale forte, nei confronti di quelli che fanno della mediazione civile e commerciale un mistero solo perché non la conoscono o perché espressione di un disagio interno a loro. Le menzogne e le richieste avanzate da qualcuno sulla mediazione civile e commerciale sono una forma incivile di attacco alla categoria dei conciliatori. Noi, per quanto ci riguarda, continueremo a rappresentare coloro che hanno operato, stanno operando ed opereranno bene, anche, al fine di darLe una mano, a perforare il difficile muro dell’indifferenza nei confronti di chi fa confusione e genera incertezze per mantenere in essere uno strapotere, mortificando la professionalità altrui.
Sulla formazione girano troppi pettegolezzi, illazioni ed inganni, per questo è necessario emanare e presto i citati D. M.
a cura del’ufficio stampa ANPAR